Le madri salvate di Colombe Schneck
Nel Giorno della Memoria, proponiamo una buona e salutare lettura. Libro edito nel 2013 dalla Scrittrice e giornalista Colombe Schneck. Il racconto è di tipo familiare. Apre una pagina segreta di un vissuto che non potrà mai essere dimenticato. Una storia come apparentemente tante altre. Ma non lo è. Un’indagine che risale e squarcia il tempo e aiuta a ritrovare volti, fatti, sangue innocente. Memoria che chiede amore.
Colombe, incinta del suo secondo figlio, riceve come suggerimento da parte di un’amica il nome da dare alla sua piccola creatura, oramai prossima alla nascita: Salomé. Sarà in quel momento che le tornerà alla memoria la strana richiesta di sua madre, che nel frattempo è morta, di dare il medesimo nome al primo genito, che nasce però maschio.
Inizia cosí la ricerca delle proprie origini che porterà la giornalista-scrittrice dalla Francia in Lituania, negli Stati Uniti e in Israele. Si implicherà in un’inchiesta, fino a quando scoverà, attraverso segreti dolorosi, alcuni eventi mai detti in famiglia.
Mary, la bisnonna dell’autrice, aveva quattro figli: Ginda, Raya, Masa e Nahum. La famiglia era originaria di un piccolo borgo lituano, Panevezys. Quando Mary e tre dei suoi figli vengono deportati nel ghetto di Kaunas, Ginda, la nonna di Colombe Scneck, si salva perché negli anni Venti aveva deciso di emigrare in Francia.
Il fratello e le sorelle di Ginda sopravvivono alla selezione e alla deportazione mentre Mary, i cognati e i loro figli muoiono. Raya e Masa dopo la guerra si risposeranno con altri sopravvissuti all’Olocausto, che avevano a propria volta perso le mogli e i figli. E altri bambini nasceranno.
La domanda che nessuno osa porsi è questa: com’è possibile che Salomé, la figlia di sette anni di Raya, e Kalman, il bambino di soli tre anni figlio di Masa, siano morti e le loro madri no? Quando è noto che nelle file per la selezione le madri con figli piccoli venivano automaticamente giudicate inadatte al lavoro e quindi mandate a destra, verso le camere a gas? Ma mentre sono numerose le notizie sulla vita piena e agiata che le prozie Raya e Masa hanno condotto dopo la guerra, niente si sa e si dice della loro vita di prima. E in famiglia, nonostante l’affetto, c’è una profonda separazione fra i sopravvissuti alla deportazione, animati da un insaziabile desiderio di vivere e di essere felici, e chi come Ginda, sopravvissuta senza essere deportata, ha scelto il silenzio e l’isolamento.
Un abisso sembra dividere per sempre chi si assume il compito di rendere la sua seconda possibilità una vita veramente degna di essere vissuta, e chi porta su di sé il peso di sapere senza poter condividere.
Titolo: Le madri salvate
Autrice: Colombe Schneck
Traduzione di Margherita Botto
Editrice: Einaudi, Torino, 2013 –
Genere: Romanzo
#giornatadellamemoria
#maipiùgiornicosì
#lastoriasiamonoi
#giornatadellamemoria2022
#carmelaromano
