Rendimi la gioia della tua salvezza.TEMPO DI PASQUA 2022

6 Marzo 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Dt.26,4-10
Mosè parlò al popolo e disse: «Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso… Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio».

II Lettura Rm.10,8-14
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore», cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.

VANGELO Lc.4,1-13
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”». Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse:
«Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».

La Quaresima si apre con il racconto delle tentazioni di Gesù. “Cristo tentato dal demonio! Ma in Cristo sei tu che sei tentato” (sant’Agostino). I quaranta giorni che Gesù trascorre nel deserto ricordano il tempo trascorso dal popolo d’Israele nel deserto, tempo prezioso per Israele, perché è stato non solo tempo di sofferenze, di paure, di infedeltà e tradimenti, ma anche un tempo di purificazione, esperienza di profonda intimità con Dio. Quaranta
giorni è anche simbolo del tempo della maturità della vita: ecco siamo chiamati a riflettere sulle scelte che facciamo, sulle direzioni che prendiamo, sulle risposte che diamo alle tentazioni che sono costanti, non vengono mai meno, anche Gesù fin sulla croce è stato tentato; la risposta alle tentazioni ci rivelano chi siamo e chi vogliamo ancora essere, qual è la nostra identità spirituale e la nostra autenticità. Facciamoci qualche domanda: su cosa siamo
più tentati nella nostra vita? Perché non riusciamo a liberarci da certe tentazioni?