Rendimi la gioia della tua salvezza. TEMPO DI PASQUA 2022
I Lettura Gen.37,3-4. e seg.
Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica con maniche lunghe. I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano….«Che guadagno c’è a uccidere il nostro fratello e a coprire il suo sangue? Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne». I suoi fratelli gli diedero ascolto. Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d’argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto.
VANGELO Mt.21,33-43.45-46
Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
L’episodio presentato nella prima lettura, “Giuseppe venduto dai fratelli” e la parabola dei vignaioli che uccidono prima i servi poi addirittura il suo figlio, sono segni profetici di quanto accadrà a Gesù tra la notte del Giovedì Santo e il Venerdì Santo; ma sono anche segni di realtà che ogni giorno si intrecciano nella nostra vita: gelosie, invidie che sfociano nell’odio e nel tentativo di uccidere in vario modo il fratello; ma anche segni del superamento di queste passioni negative dell’uomo, attraverso il perdono che disarma, converte trascina l’uomo a prendere coscienza del peccato e della sua dignità di persona e di figlio di Dio. Abbiamo bisogno di chiedere continuamente a Dio una purificazione più profonda, per non accettare mai volontariamente nei nostri cuori il più piccolo sentimento di ostilità nei confronti di un fratello.