Il Papa a Malta, sulle orme di Paolo di Tarso … ed anche più!

2 Aprile 2022 Off Di Carmela Romano

“Sarà breve ma bello” ha affermato Papa Francesco inaugurando cosi il suo 36.mo viaggio apostolico. L’Airbus di Ita Airways atterrato alle 9.50 all’aeroporto della La Valletta. Nel suo saluto ai giornalisti, ha detto che è una proposta sul tavolo un eventuale viaggio a Kiev.

L’accoglienza per “Papa Frangisku” è davvero tenera e di grande umanità.

Accadde nell’anno 60 che San Paolo naufragò a Malta, durante il viaggio in mare che lo stava portando a Roma per essere processato. Venne accolto molto bene. “Ci trattarono con rara umanità”, sono le parole di Paolo riportate dagli Atti degli apostoli.

Perchè è importante questo viaggio.

  • Nel discorso alle autorità il Papa tocca il tema dei profughi.
  • il Papa ringrazia la popolazione per l’accoglienza che caratterizza l’isola. Ricorda che i tanti che fuggono dal “sud povero” non si possono “respingere con anacronistiche chiusure”.
  • Ha invitato a non vedere il migrante come “una minaccia” e a non cedere alla tentazione “di innalzare ponti e di erigere muri”.
  • Nel contempo, il Papa ribadisce che “non possono alcuni Paesi sobbarcarsi l’intero problema nell’indifferenza di altri!”. Ribadisce ancora che il Mediterraneo “ha bisogno di corresponsabilità europea, per diventare nuovamente teatro di solidarietà e non essere l’avamposto di un tragico naufragio di civiltà”. “Il Mare Nostrum – aggiunge a braccio – non deve diventare il più grande cimitero d’Europa”. E poi un monito ai “Paesi civili”: non possono “sancire per proprio interesse torbidi accordi con malviventi che schiavizzano le persone”. “Purtroppo questo succede”, aggiunge di nuovo a braccio, con un sospiro.

A La Valletta.
Nello storico palazzo del Gran Maestro, il papa incontra il presidente George Vella e il premier Robert Abela, entrambi laburisti, con le rispettive famiglie. A Malta si respira ancora aria elettorale.

Parlando al mondo politico il papa esorta i politici maltesi ad impegnarsi “a rimuovere l’illegalità e la corruzione”, a “coltivare la legalità e la trasparenza” in modo da “sradicare malvivenza e criminalità”, a custodire il creato “dall’avidità vorace, dall’ingordigia del denaro e dalla speculazione edilizia”.

Il Papa valuta positivamente lo sviluppo degli ultimi decenni ma rimarca che “progredire non significa tagliare le radici con il passato in nome di una falsa prosperità dettata dal profitto, dai bisogni indotti dal consumismo, oltre che al diritto di avere qualsiasi diritto”. Invita a non lasciarsi assorbire “da omologazioni artificiali e da colonizzazioni ideologiche” soprattutto nel campo della difesa della vita. Incoraggia quindi “a continuare a difendere la vita dall’inizio fino al suo termine naturale, ma anche a custodirla in ogni momento dallo scarto e dalla trascuratezza”.

Nel pomeriggio è previsto il secondo appuntamento della giornata, la visita al Santuario mariano di “Ta’ Pinu” nell’isola di Gozo.