Rendimi la gioia della tua salvezza. TEMPO DI PASQUA 2022
I Lettura Dn.13,1-9 e seg.
Allora Susanna ad alta voce esclamò: «Dio eterno, che conosci i segreti, che conosci le cose prima che accadano, tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me». E il Signore ascoltò la sua voce. Allora tutta l’assemblea proruppe in grida di gioia e benedisse Dio, che salva coloro che sperano in lui. Poi, insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di avere deposto il falso, fece loro subire la medesima pena che avevano tramato contro il prossimo e, applicando la legge di Mosè, li fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente.
Vangelo Gv.8,12-20
Gesù parlò [ai farisei] e disse: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Gli dissero allora i farisei: «Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera». Gesù rispose loro: «Anche se io do testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove sono venuto e dove vado. Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. E nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera. Sono io che do testimonianza di me stesso, e anche il Padre, che mi ha mandato, dà testimonianza di me». Il cap. 8 del vangelo di Giovanni raccoglie una serie di controversie che hanno come punto di partenza l’autorivelazione di Gesù. L’autorivelazione «Io sono la luce del mondo» è compiuta durante la festa delle Capanne, in cui si accendevano dei grandi lampioni, nei cortili del tempio. Gesù è la luce e la luce è la verità, nella luce c’è chiarezza, non ci può essere alcuna ombra o possibilità di menzogna; è il testimone della verità ed anche il Padre ne dà testimonianza: il Padre e il Figlio sono una cosa sola. Questa è anche la vocazione e la condizione del cristiano: essere luce, essere verità, essere una cosa sola con Gesù Cristo; S. Paolo dice: “Io vivo, ma non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal.2,16 ).