Rendimi la gioia della tua salvezza. TEMPO DI PASQUA 2022
I Lettura Is.52,13-53,12
Ecco il mio servo… non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore
per poterci piacere. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo
castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
II Lettura Eb.4,14-16; 5,7-9
Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù
il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un sommo
sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla
prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono
della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.
Vangelo Gv.18,1-19,42
“Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico
Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei»” “Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».
E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé”.
Venerdì Santo è giornata da dedicare all’adorazione, prima all’Eucarestia, posta nel “Luogo della Reposizione”, poi al CROCIFISSO: è il dono totale, permanente di Gesù per la salvezza di tutti gli uomini. E’ Gesù che porta la croce, ieri la sua, oggi ci dà la forza per portare la nostra; spesso si fa Cireneo per sollevarla dalle nostre spalle; quando ci sentiamo crocifissi è Lui che ci l’acqua per dissetarci, la certezza della sua presenza, la fiducia perché anche noi sappiamo dire “Nelle tue mani consegno il mio spirito”. O Cristo Gesù, che la tua morte sia la mia vita, i tuoi sforzi il mio riposo, la tua umana debolezza la mia forza; la mia gioia è nel seguirti, mio Salvatore, e trovare consolazione con te, mio consolatore, sulla Croce.