Rendimi la gioia della tua salvezza. TEMPO DI PASQUA 2022
I Lettura At.10,34.37-43
Noi siamo testimoni di tutte le cose da lui (Gesù Cristo) compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo
giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».
II Lettura Col.3,1-4
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.
Vangelo Gv.20,1-9
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario che era stato sul suo capo non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
“Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà”
“Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui è risorto”.
In queste due espressioni possiamo racchiudere il senso della Pasqua, da vivere con la consapevolezza che in noi resta sempre un po’ di incertezza nel credere, nel dar fiducia a Dio, siamo un po’ degli eterni addormentati, bisognosi di una scossa per poter aderire pienamente alla Parola di Dio: “risorgi dai morti”,lasciati illuminare da Cristo. Spesso la nostra ricerca di Cristo si riduce all’umano, a cercare di capire perché Gesù Cristo è morto, non a guardare in alto, ad accettare la sua Parola “il terzo giorno risorgerò”. Cristo è l’albero della vita, se ci atteniamo a lui, allora siamo nella vita. Allora saremo inondati di gioia e sapremo cantare, non tanto con le parole, quanto con lo Spirito la nostra gioia.
Rinnovo gli auguri pasquali: che tutti sappiamo cantare l’alleluja della vita nuova ricevuta dal Cristo.
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