Rendimi la gioia della tua salvezza. TEMPO DI PASQUA 2022

18 Aprile 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura At.2,14.22-33
Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti
di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole: Gesù di Nàzaret – uomo
accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi
per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza
di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo
dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere.

Vangelo Mt.28,8-15
Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi
discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli
abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai
miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie
giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono
con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo:
«Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai
la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.

Dopo la Risurrezione di Cristo inizia il cammino della fede della Chiesa e quindi di ciascuno di noi nel
mondo in cui viviamo: o diveniamo testimoni, come le donne e man mano, i Discepoli e tutti coloro
che hanno accolto la verità del Vangelo, del Cristo vivo, oppure come gli oppositori di Cristo,
continueremo, anche di fronte all’evidenza, a negare, a voler insabbiare la verità che è Cristo.
E diveniamo o adoratori che incontrano continuamente il Cristo nel loro cammino, e siamo inviati
ad evangelizzare o continueremo a fare di Cristo una merce di scambio, ad essere mistificatori,
ostinati corruttori della verità nelle varie modalità della vita. Che la tomba vuota sia un dato storico
incontrovertibile è innegabile, ma per affermare che Cristo è risorto ed è il Salvatore è necessaria una fede che viene dall’Alto, che venga accolta e vissuta.

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