Rendimi la gioia della tua salvezza. TEMPO DI PASQUA 2022

30 Aprile 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura At.6,1-7
I Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al
servizio della Parola». Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.

Vangelo Gv. 6,16-21
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Il brano del vangelo di oggi è un intermezzo tra il racconto del “segno” della moltiplicazione dei pani e dei pesci e il discorso sul pane di vita, sull’Eucarestia, E’ un brano particolare per lo sviluppo
delle azioni che si svolgono: i discepoli si allontanano, da soli, con la barca dopo aver vissuto il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci; “il mare era agitato” e si è fatto buio; lo sforzo dei discepoli per raggiungere la riva opposta è immane e inutile; infine la presenza di Gesù, che li invita a non aver paura e li fa approdare tranquillamente. Nonostante il grande segno della moltiplicazione
dei pani e dei pesci, i discepoli sembrano non essere scalfiti, vanno via come se nulla fosse accaduto; sono colpiti più dalla presenza di Gesù che cammina sulle acque e li mette in uno stato di paura.
Senza Gesù non possiamo nulla e la tentazione di vivere la nostra vita come se Lui non ci fosse non può che farci cadere in uno stato di paura e di nullità e se riusciamo a dire a Gesù quello che disse
Pietro: “Allontanati da me, che sono un peccatore” riusciremo a porre Cristo al centro della nostra vita.