Rendimi la gioia della tua salvezza. TEMPO DI PASQUA 2022

14 Maggio 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura At.1,15-17.20-26

Pietro si alzò in mezzo ai fratelli e disse: “Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione”. Ne proposero due: Giuseppe, detto Barsabba, soprannominato Giusto, e Mattia. Poi pregarono dicendo: “Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto per prendere il posto in questo ministero e apostolato, che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto che gli spettava”. Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

Vangelo Gv. 15,9-17

Gesù disse ai suoi discepoli: “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri”.

Due brevi spunti di riflessione in questa festa di San Mattia:

  • Mattia, viene scelto come tredicesimo Apostolo, dopo aver pregato lo Spirito Santo, alla presenza di una grande assemblea; non è scelto per “sostituire”, ma per “completare”; nessuno di noi può essere sostituito nella responsabilità della nostra vita, nel progetto che Dio ha fatto per noi, nella missione che ci è affidata, qualunque essa sia.
  • Per compiere la nostra missione abbiamo bisogno di “rimanere nell’amore di Dio”, senza del quale

né cresceremo nell’amore, né compiremo alcunché di buono, perché fuori dell’amore c’è l’egoismo e tutto quello che esso porta con sé.