Rendimi la gioia della tua salvezza. TEMPO DI PASQUA 2022

19 Maggio 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura At.15,7-21
Poiché era sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro: «Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo
e vengano alla fede. E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; e non ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede. Ora dunque, perché tentate Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare? Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati, così come loro».

Vangelo Gv. 15,9-11
Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato
i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».

Pienezza di amore, pienezza di gioia. E’ questo quello che Gesù è venuto a portare, a realizzare, a proporci. E’ quello che cerca ogni persona. Gesù, per poterlo avere ciò ci invita ad osservare i “suoi comandamenti”, che in fondo è uno solo “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”, ma per viverlo abbiamo bisogno di apprenderlo, ecco allora il bisogno di metterci alla scuola della sua parola, della sua verità. Egli invoca il Padre di renderci suoi figli e di affratellarci tra noi nella più salda unità. Così, in Gesù, siamo divenuti “figli” e da questo sentirci figli nasce l’esperienza della pienezza della gioia, la stessa che ha sostenuto Gesù nell’arco della sua esistenza terrena. Ma, se siamo figli di un unico Padre, siamo anche fratelli tra di noi. Occorre dunque vivere da fratelli, per testimoniare la nostra figliolanza, e perché possa realizzarsi un giorno l’ardente desiderio di Gesù: “Che tutti siano uno”.