La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM

16 Giugno 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Sir.48,1-14
Sorse Elìa profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione e uomini gloriosi dal loro letto e hai annientato il loro potere.

VANGELO Mt.6,7-15
Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

È sempre il Discorso della Montagna, il principale discorso di Gesù; qui definisce l’autenticità della nostra relazione con Dio Padre. Insegnandoci la preghiera del Padre nostro Gesù innanzitutto ci rivela che Dio è Padre di tutta l’umanità, quindi noi siamo tutti fratelli, fratelli in Cristo che è il Figlio Primogenito. È la preghiera confidenziale, è il figlio che si rivolge al padre, che gli da del “tu”; ma è anche una preghiera impegnativa: siamo noi che ci impegniamo a glorificare e santificare il suo nome, a costruire il suo regno, a compiere la sua volontà, a mettere la nostra vita nella sua, sapendo che farà sempre il nostro bene, quello vero, quello assoluto; tutto ci viene dato da lui se noi ci fidiamo di lui e ci affidiamo a lui, se noi trattiamo le persone con l’amore con cui le ama lui. È la preghiera che deve far gioire, deve far sorgere sulle labbra il sorriso mentre la preghiamo, il sorriso di Dio.