La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM

11 Luglio 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Prv.2,1-9
Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti, tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza, e appunto invocherai l’intelligenza e rivolgerai la tua voce alla prudenza, se la ricercherai come l’argento e per averla scaverai come per i tesori, allora comprenderai il timore del Signore e troverai la conoscenza di Dio, perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca escono scienza e prudenza. Egli riserva ai giusti il successo, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine, vegliando sui sentieri della giustizia e proteggendo le vie dei suoi fedeli. Allora comprenderai l’equità e la giustizia,la rettitudine e tutte le vie del bene.

Vangelo Mt.19,27-29
Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».

La domanda di Pietro a Gesù “Che cosa dunque ne avremo?” è naturale per coloro che hanno messo in gioco la propria vita, la propria esistenza ma non hanno ancora conosciuto il Cristo e non hanno ancora avuto modo di sperimentare la vita nuova nello Spirito, il senso del proprio coinvolgimento nella sua missione. Dio non si lascia vincere in generosità e per coloro che si rendono totalmente disponibili per la causa del Regno risponde con una generosità che non ha pari “cento volte tanto”. Accogliere le parole di Dio e custodire i suoi precetti ci introduce e ci fa conoscere chi è Dio per noi e chi siamo noi per Dio.