La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM
I Lettura Mi.7,14-15.18-20
Quale dio è come te, che toglie l’iniquità e perdona il peccato al resto della sua eredità? Egli non serba per sempre la sua ira, ma si compiace di manifestare il suo amore. Egli tornerà ad avere pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà, ad Abramo il tuo amore, come hai giurato ai nostri padri fin dai tempi antichi.
Vangelo Mt.12,46-50
Mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Gesù inaugura la nuova Famiglia Umano Divina: San Paolo dice che proprio perché figli diventiamo anche eredi: riceviamo per grazia gli stessi doni che il Padre ha concesso al Figlio, ad una condizione “ Chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre». Gesù non lo si può “usare” , non si può pensare di avere un rapporto privilegiato con Lui perché appartenenti ad una categoria di persone (battezzati, appartenenti a gruppi che diconsi “impegnati”, ecc.); siamo chiamati ad essere “fratelli tutti”, anche noi siamo chiamati a diventare madre di Cristo per gli uomini, diventare cioè missionari.