La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM
I Lettura Ger.15,10.16-21
Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché il tuo nome è invocato su di me, Signore, Dio degli eserciti. Non mi sono seduto per divertirmi nelle compagnie di gente scherzosa, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiché mi avevi riempito di sdegno.
Vangelo Mt.13,44-46
Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Che l’uomo cerca di raggiungere punti fermi nella sua vita penso sia naturale; il primo problema è quello di capire cosa veramente costituisce un punto fermo, forte, che diventi orientamento di tutto il proprio essere; lasciarsi abbagliare da cose che luccicano, ma non han alcun valore, non soddisfano, lasciarsi attirare dalle apparenze, dalle lucciole è molto facile, anche perché non costano sacrificio ; vendere tutto quello che si ha, a cui si è legati, che ci sembrano dare sicurezza, non è facile, solo chi si lascia penetrare dallo spirito e comprende dov’è “il tesoro”, “la pietra di grande valore” chiede la forza di rinunciare a tutto il resto. “ Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e
la letizia del mio cuore”. La fede in Dio è veramente il tesoro prezioso per cui vale la pena vendere tutto, la presenza di Dio in noi (il Regno) è ciò per cui vale la pena vivere, che è quello che dà la vera gioia, la pace, la serenità, la luce per operare.