La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM

30 Luglio 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Ger.26,11-16.24
In quei giorni, i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: «Una condanna a morte merita quest’uomo, perché ha profetizzato contro questa città, come avete udito con i vostri orecchi!».Ma Geremìa rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: «Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltato. Migliorate dunque la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore, vostro Dio, e il Signore si pentirà del male che ha annunciato contro di voi. Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, sarete responsabili del sangue innocente, voi e tutti gli abitanti di questa città, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per dire ai vostri orecchi tutte queste parole».

VANGELO Mt.14,1-12
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». 
Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento  e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.

Il modo sbrigativo di liberarsi di persone che richiamano il dovere, la verità, le responsabilità è quello di sopprimerle; volevano farlo a Geremia, lo hanno fatto a Giovanni Battista, lo hanno compiuto a Gesù, volevano continuare a perpetuare subito tale azione con gli Apostoli, si ripete centinaia, migliaia di volte nella vita quotidiana, nelle relazioni semplici come nelle decisioni importanti, ma l’incoraggiamento di Gesù si trova nella beatitudine “Beati i perseguitati per la giustizia perché di essi è il Regno di Dio”; il 
linguaggio del cristiano non può, non deve essere equivoco “sì, sì,… no, no, tutto il resto viene dal maligno”; a noi deve interessare appartenere al Regno, possedere Gesù, verità, vita luce, pace, gioia; fuori di Gesù sono solo apparenze, ipocrisie, menzogne e morte.