La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM

2 Agosto 2022 Off Di Don Savino D'Amelio


I Lettura Ger.30,1-2 e seg.
Parola rivolta a Geremia da parte del Signore: «Così dice il Signore, Dio d’Israele: Scriviti in un libro tutte le cose che ti ho detto. Così dice il Signore: La tua ferita è incurabile, la tua piaga è molto grave.
Nessuno ti fa giustizia; per un’ulcera vi sono rimedi, ma non c’è guarigione per te. Ti hanno dimenticato tutti i tuoi amanti, non ti cercano più; poiché ti ho colpito come colpisce un nemico, con un castigo spietato, per la tua grande iniquità, perché sono cresciuti i tuoi peccati. Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle sue dimore. Sulle sue rovine sarà ricostruita la città e il palazzo sorgerà al suo giusto posto. Vi risuoneranno inni di lode, voci di gente in festa. Li farò crescere e non diminuiranno, li onorerò e non saranno disprezzati; i loro figli saranno come un tempo, la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me, mentre punirò tutti i loro oppressori.

VANGELO Mt.14,22-36 
Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo. La barca intanto distava già̀ molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».

La prima lettura ci invita a meditare l’azione di Dio nei confronti del suo popolo, che è segno di ciascuno di noi e della Chiesa: Dio non odia, non si vendica, non desidera il male del suo popolo, di ciascuno di noi; il suo “castigo” è solo terapeutico, perché induca alla conversione, a prendere coscienza del proprio male e a tornare  a Lui e troverà Uno che “ avrà compassione delle sue dimore…li farà crescere…li onorerà…li renderà stabili”, l’amore non può venir meno, non può tradire, può solo pensare al maggior bene dell’altro. Anche a Pietro che affonda per mancanza di fiducia offre la sua mano salvatrice. Dio non è un fantasma…è una Persona, non può  farci paura “non abbiate paura”! E’ l’amore di cui noi siamo parte e ci chiede di andare incontro a Lui: “Insegnami a cercarti e mostrati quando ti cerco; non ti posso cercare se tu non mi insegni, né trovarti, se non ti mostri. Che io ti cerchi desiderandoti e ti desideri cercandoti; che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti”
(Sant’Anselmo).