La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM
I Lettura Ez.37,1-14
La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa…Perciò profetizza e annuncia loro: "Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò"».
Vangelo Mt.22,34-40
I farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «"Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso; da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
“Il vero discepolo di Cristo si caratterizza dalla carità sia verso Dio che verso il prossimo” (LG 42). Gesù viene interrogato per coglierlo in fallo, forse anche per sapere quale dei 613 precetti da osservare, istituiti dalla tradizione ebraica, era il più importante; Gesù riporta al Comandamento già ribadito in Dt.6,5 e Lv,19,18 e in più, equipara il comandamento dell’amore verso Dio a quello verso il prossimo, anticipando la parola dell’evangelista Giovanni: “Chi dice di amare Dio e odia suo fratello è un bugiardo” (1 Gv.4,19-5,4) E sant’Alberto Hurtado diceva: “Non fare del male vabene; ma non fare del bene, va male”.