La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM
I lettura 1 Cor.4,6-15
Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
Vangelo Lc.6,1-5
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Anche nel vangelo di oggi Gesù continua a battere il chiodo: la relazione con Dio non può basarsi sulla legalità, come non si basa sulla legalità una buona relazione tra persone; la legge è pedagogo, le norme di buona educazione si insegnano ai bambini ma una volta apprese si va oltre; la legge rende schiavi, lo spirito libera. “ Il Figlio dell’uomo è signore del sabato”: il sabato , per gli Ebrei, per noi la Domenica, è e deve essere il giorno della gioia, perché è giorno dell’incontro con Dio che ci invita a prendere parte alla ricchezza della sua mensa, della Parola e dell’Eucarestia; è il giorno di festa della Comunità cristiana; se concepita così chiaro che non si può sottostare alla legge, è già superata; Sant’Agostino diceva: “Ama e fa’ quello che vuoi!”La legge fatta di precetti è sottomessa alla legge dell’amore che pone Il bisogno dell’uomo prima della legge. Ma questo va capito bene per non equivocarle a proprio piacimento.