La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM
I Lettura 1Cor. 6,1-11
Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomìti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi!
Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio.
Vangelo Lc.6,12-19
Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente… che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
“Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio”; prima di decisioni o di eventi importanti Gesù si ritira in preghiera e nel silenzio. La preghiera di Gesù è preghiera di comunione e di contemplazione del Padre, è testimonianza della comunione di Gesù col Padre. La preghiera di Gesù è gratuita: è contemplazione, ammirazione del Padre. È espressione del suo slancio d’amore in quanto Figlio. Seguiamo allora i suoi passi e, nonostante la nostra debolezza, impariamo a “ritirarci”, per ascoltarci, per voler essere figli, con Gesù, in uno slancio d’amore per il Padre. “Padre…”: ecco la preghiera di Gesù e la nostra preghiera. Al mattino “Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla… cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti”. La prima azione guaritrice è quella rivolta alla persona “schiava del peccato”, perché Gesù è venuto a “lavarci…a santificarci…a giustificarci…nel suo nome