La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM
I Lettura Pr.3,27-34
Figlio mio: non negare un bene a chi ne ha il diritto, se hai la possibilità di farlo. Non dire al tuo prossimo: «Va’, ripassa, te lo darò domani», se tu possiedi ciò che ti chiede. Non tramare il male contro il tuo prossimo, mentre egli dimora fiducioso presso di te. Non litigare senza motivo con nessuno, se non ti ha fatto nulla di male.
Vangelo Lc.8,16-18
Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Il cristiano è figlio della luce, il giorno del battesimo gli è stata affidata una candela e gli è stato detto: ricevi la luce di Cristo. A voi, genitori e a voi padrino e madrina, è affidato questo segno pasquale, fiamma che dovete sempre alimentare. Abbiate cura che il vostro bambino, illuminato da Cristo viva sempre come figlio della luce…”Nel discorso della Montagna, la “Magna Charta” del cristiano Gesù ha detto, tra l’altro, “Voi siete la luce del mondo”.
Siamo chiamati ad illuminare, ma non di luce propria, come la luna siamo chiamati ad essere riflesso della luce di Cristo, o se vogliamo fare un esempio attuale, dobbiamo caricarci come pannelli solari della luce del sole per poi essere in grado di illuminare gli altri, di dare energia a gli altri. Allora ci possiamo arricchire di luce attraverso la preghiera, l’ascolto della Parola, il silenzio contemplativo, per cogliere gli imput che ci vengono da Dio, allora sì, saremo capaci di essere luce, calore, sapienza, testimoni di verità e di carità.