La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM
I lettura Qo.11,9-12,8
Godi, o giovane, nella tua giovinezza, e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. Segui pure le vie del tuo cuore e i desideri dei tuoi occhi. Sappi però che su tutto questo Dio ti convocherà in giudizio. Caccia la malinconia dal tuo cuore, allontana dal tuo corpo il dolore, perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio. Ricordati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza.
Vangelo Lc. 9,43-45
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
“ Essi però non capivano queste parole”: non capivano o non volevano capire per non accettare la realtà che Gesù gli prospettava? Le scritture le conoscevano, i profeti li conoscevano e sapevano quanto avevano detto del Messia; aver timore di interrogarlo derivava dalla paura di fare chiarezza in sé. Capita spesso anche a noi che per paura di affrontare e fare verità in noi, decidersi di fare scelte che possono compromettere la nostra intera
esistenza, facciamo finta di non comprendere, di non conoscere, di non sapere…Gesù insiste su questo annuncio chiaro della sua fine: “Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato” Questo è il punto discriminante della sua missione, questa è la verità della sua vita e Gesù la porta avanti con decisione anche se non può essere accettato dai discepoli e dai suoi seguaci perché avevano aspettative diverse dal Messia. Se non ci convinciamo che l’unica
via di salvezza, l’unica strada per seguire il Cristo è quella del Calvario e della croce perdiamo tempo, ci smarriamo.