La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM
I Lettura Ef.3,14-21
Fratelli, io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito. Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
Vangelo Lc.12,49-53
Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Gesù è venuto a gettare “fuoco sulla terra”, di quale fuoco si tratta? Del fuoco del giudizio di Dio? Del fuoco della carità? Del fuoco dello Spirito? Del fuoco della verità? Non è facile capire questa immagine di cui Gesù parla. Del battesimo è più evidente: la sua morte cruenta in Croce, che sarà portatrice di salvezza, ma anche segno di contraddizione per coloro che non lo accettano e non vorranno seguirlo, segno di divisione nella stessa famiglia di sangue. Chi accetta il fuoco di Gesù, chi accetta di vivere e condividere il suo battesimo entra nella vita di Cristo che chiede al Padre di dare lo Spirito che rafforza l’uomo interiore e lo rende capace di conoscere lo stesso suo amore ed essere ricolmi della pienezza di Dio.
RispondiInoltra |