La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM

13 Novembre 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Ml.3,19-20
Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio.Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.

II Lettura 2 Ts.2,7-12
Fratelli, sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi. Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi. Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. A questi tali, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità.

Vangelo Lc.21,5-19
Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

Siamo all’ultima Domenica del Tempo Ordinario e il tema della Parola di Dio richiama in modo severo la conclusione delle realtà terrene, anche se belle e per questo si pensano eterne: tutto
verrà meno non solo le cose (il Tempio…) ma anche le persone. Allora la domanda che dobbiamo porci: La mia vita su cosa la costruisco? Sono anch’io di quelli che concretamente rifiutano il Cristo? O cerco di fondare la mia fede sul fatto concreto della passione, morte e risurrezione del Cristo; l’avvenimento della venuta di Cristo nel mondo mi interroga continuamente e mi mette in uno stato di crisi cioè di scelte sempre più impegnative? Quanto sono convinto che la mia vita vale nella misura in cui è spesa per gli altri? Vale nella misura in cui è luce, verità, testimonianza, martirio?