La tua Parola mi fa vivere. TEMPO per ANNUM

1 Dicembre 2022 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Is. 26,1-6
In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda: «Abbiamo una città forte; mura e bastioni egli ha posto a salvezza. Aprite le porte: entri una nazione giusta, che si mantiene fedele. La sua volontà è salda; tu le assicurerai la pace, pace perché in te confida. Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna, perché egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto, ha rovesciato la città eccelsa, l’ha rovesciata fino a terra, l’ha rasa al suolo. I piedi la calpestano: sono i piedi degli oppressi, i passi dei poveri».

Vangelo Mt 7,21.24-27
Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

La relazione con Dio non è per niente un fatto formale come non lo è neanche per persone serie; “Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”; la preghiera, separata da un amore obbediente, è una illusione, se non una menzogna. Il primo atto della relazione è ascoltare; stiamo vivendo nelle nostre comunità il “Sinodo” voluto da Papa Francesco per rinnovare il modo di essere Chiesa; Sinodo significa “camminare insieme”, partendo dall’ascolto dell’altro,
saper dialogare, che non significa solo parlare, ma parlare dopo aver ascoltato; in genere siamo portati a parlare per primi e poi a …chiudere le orecchie quando parlano gli altri, importante è che “diciamo la nostra”. Gesù ci insegna il modo di fare sinodo: “chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio”. Proprio del buon cristiano è l’ascoltare Gesù, parola d’amore del Padre. E noi dobbiamo allora lasciare che questa parola ci trasformi, che ci renda conformi all’amorosa volontà del Padre, ascoltarla e farla vivere in noi!