Nella tua volontà è la mia gioia mai dimenticherò la tua parola. TEMPO “Per Annum” (Ordinario)
I Lettura Sof. 2,3.3,12-13
Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini, cercate la giustizia, cercate l’umiltà; forse potrete trovarvi al riparo nel giorno dell’ira del Signore. «Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero».
II Lettura 1 Cor. 1,26-31
Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio.
Vangelo Mt.5,1-12
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito,… Beati i miti,… Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, Beati i misericordiosi,…Beati i puri di cuore,…Beati gli operatori di pace, Beati i perseguitati per la giustizia,… Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
“Gesù salì sul monte”, come Mosè che sale sul Sinai; ma mentre Mosè riceve da Dio le tavole della Legge, le “dieci Parole”, qui è La PAROLA, è Dio stesso/Gesù Cristo che dice, annunzia altre “Parole”, quelle dello Spirito, che liberano l’uomo, gli pongono le ali; il “Discorso di Gesù è la cosiddetta “Magna Carta” del cristianesimo, cioè il programma più importante, è come dire “La Costituzione”, senza la quale non esistiamo come Popolo di Dio. La prima preghiera della S. Messa di oggi dice: “O Dio che hai promesso ai poveri e agli umili la gioia del tuo regno, dona alla tua Chiesa di seguire con fiducia il suo Maestro e Signore sulla via delle beatitudini evangeliche”. E’ un discorso che va capito, prima che attualizzato; le categorie che elenca sono sorprendenti, da una parte interrogano, dall’altra danno fastidio, generano rifiuto se non disprezzo confrontate con la mentalità del “superuomo”, del predominio, dell’arrivismo e così via. Capirlo e viverlo ci mette sulla via dello Spirito, delle persone libere, dei costruttori di un mondo nuovo.