Nella tua volontà è la mia gioia mai dimenticherò la tua parola. TEMPO “Per Annum” (Ordinario)

1 Febbraio 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Eb.12, 4-7.11-15
Fratelli, non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato e avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui; perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio». È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre?

Vangelo Mc.6,1-6
Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Che tristezza! Avere un Maestro autentico, uno “che parla con autorità”, uno che domina la natura, che scaccia il male (i demoni), vince la morte e non saperlo accogliere o riconoscere perché è “uno di loro”; stupirsi delle grandi opere e della parola che è sapienza, luce, verità …e dire: “ma è solo il figlio del falegname”, e “può venir qualcosa di buono da Nazareth”(Gv.1,46) La gelosia, l’invidia…mali che accecano.“La conoscenza e l’intelligenza, se non sono accompagnate dall’umiltà di sapersi mettere in discussione e dal desiderio di aprirsi alla verità, rischiano di condurci alla superbia del cuore, che è ostinazione, resistenza alla grazia. Ci chiudiamo al Dio che si rivela per credere solo all’apparenza delle nostre esperienze”. “(Mos. Luigi Renna)