Nella tua volontà è la mia gioia mai dimenticherò la tua parola. TEMPO “Per Annum” (Ordinario)
I Lettura Eb.11,1-7
Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio. Per fede, noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sicché dall’invisibile ha preso origine il mondo visibile.
Vangelo Mc. 9,2-13
Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».
Oggetto della fede è “qualcosa” che non vediamo, non possiamo vedere dato che non è una realtà materiale, ma che sappiamo essere certa, vera e perseguibile; questa non è un “qualcosa” ma è UNO, Gesù Cristo, la Parola da ascoltare per poterlo raggiungere, conoscere, amare; è Gesù Cristo colui nel quale è fondata la nostra fede, è il Figlio amato nel quale noi siamo figli, è la Via che siamo chiamati a percorrere, “chi segue me non cammina nelle tenebre”, è la Verità in cui troviamo il senso della nostra vita, è la Vita che riempie noi di sé. Ecco perché condividiamo con Sa. Pietro: “è bello per noi essere qui”.