Mostrami Signore la tua via. Crea in me o Dio un cuore puro. TEMPO di Quaresima

22 Marzo 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Is.49,8-15
Così dice il Signore: «Al tempo della benevolenza ti ho risposto, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo, per far risorgere la terra, per farti rioccupare l’eredità devastata, per dire ai prigionieri: “Uscite”, e a quelli che sono nelle tenebre: “Venite fuori”. Giubilate, o cieli, rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha misericordia dei suoi poveri. Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.

Vangelo Gv.5,17-30
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da sé stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

Gesù attraverso i “segni” (miracoli) che compie rivela chi è Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, qual è la sua natura: è amore e misericordia, qual è la missione Trinitaria verso l’umanità. Il Padre ha consegnato il Figlio perché possa liberare l’uomo dalla schiavitù, possa dargli la possibilità di risorgere, perché possa istituire il regno dell’amore che supera ogni cognizione umana: “Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai”. Non è escluso nessuno da questo invito alla salvezza, ad essere uomini nuovi. La partecipazione del Figlio alla vita del Padre è quella che Gesù Cristo vuole per ciascuno di noi, siamo chiamati a partecipare alla vita Trinitaria: vivere da figli è l’eredità eterna e insieme il tesoro segreto che sottende ad ogni nostra giornata, ad ogni nostra aspirazione