Cristo, nostra vita, nostra speranza è risorto. Tempo di Pasqua
I Lettura At.4,1-12
Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».
Vangelo Gv.21,1-14
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane
e lo diede loro, e così pure il pesce.
Chiara la testimonianza di Pietro di fronte ai Capi dei Sacerdoti e agli Anziani, nel momento della loro prigionia: Gesù è la pietra angolare, solo in Lui c’è salvezza, il suo nome salva, Gesù ha nel nome la missione di “salvare”. L’autentico successo di ogni nostra fatica è dato dal riferimento a Lui, è frutto della fiducia nella sua Parola, che ci spinge a superare i nostri limiti (vedi la pesca degli apostoli nel Vangelo) per aprirci alla bellezza dei suoi doni i quali sono l’effetto di una relazione di amore misericordioso. Poi c’è l’invito a mangiare “venite a mangiare”: è l’invito al banchetto dove il Cristo serve e “il povero è re”; Cristo è lo Sposo e noi siamo gli amici dello sposo