Cristo, nostra vita, nostra speranza è risorto. Tempo di Pasqua

28 Aprile 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura At. 9,1-20
Sàulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damàsco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damàsco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Sàulo, Sàulo, perché mi perséguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perséguiti! Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare».

Vangelo Gv. 6,52-59
I Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

Per gli ascoltatori di Gesù, per i suoi contemporanei, certamente il discorso del pane era duro da comprendere; “mangiare la carne”, “bere il sangue” di un uomo per avere la vita eterna non appare cosa da poco, come del resto parlare di “resurrezione” a chi non poteva avere idea di cosa potesse essere. Ma per noi cristiani di oggi, dopo la Risurrezione, dopo l’esperienza di tanti secoli di cristianesimo, quanto è comprensibile questo linguaggio? Quanto crediamo che veramente “l’ostia” e il “vino” dopo la Consacrazione sono “Carne e sangue “ di Cristo? Quanti credono alle parole di Gesù “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carnee beve il mio sangue rimane in me e io in lui.”? Un gruppo di cristiani di Abitene, in Africa, nei primi tempi della Chiesa, affrontarono il martirio perché volevano impedirgli di partecipare alla Santa Messa Domenicale e nutrirsi del Corpo e del Sangue di Cristo, dicevano: “Senza il pasto Domenicale non possiamo vivere”