Cristo, nostra vita, nostra speranza è risorto. Tempo di Pasqua

29 Aprile 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura 1 Gv.1,5-2,2
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.

Vangelo Mt.11,25-30
Gesù disse: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.

Vi propongo oggi, festa di Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia, un brano dai suoi scritti: “Se vuoi essere vera sposa di Cristo ti conviene avere la lampada, l’olio e il lume […] Con la lampada si intende il cuore che deve assomigliare a una lampada. Tu vedi bene che la lampada è larga di sopra e di sotto è stretta: e così è fatto il nostro cuore, per significare che lo dobbiamo averlo sempre largo di sopra, mediante i santi pensieri, le sante immaginazioni e la continua orazione […] Così pure il nostro cuore deve essere stretto verso queste cose terrene, non desiderandole né amandole disordinatamente, né appetendone in maggiore quantità di quanto Dio ce ne voglia dare; ma dobbiamo ringraziarlo sempre, ammirando come dolcemente egli ci provvede, sicché non ci manca mai nulla” (S. Caterina da Siena)