Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario

30 Maggio 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Sir.35,1-15
Cosa gradita al Signore è tenersi lontano dalla malvagità, sacrificio di espiazione è tenersi lontano dall’ingiustizia. Non presentarti a mani vuote davanti al Signore, perché tutto questo è comandato. L’offerta del giusto arricchisce l’altare, il suo profumo sale davanti all’Altissimo. Il sacrificio dell’uomo giusto è gradito, il suo ricordo non sarà dimenticato. Glorifica il Signore con occhio contento, non essere avaro nelle primizie delle tue mani. In ogni offerta mostra lieto il tuo volto, con gioia consacra la tua decima. Dà all’Altissimo secondo il dono da lui ricevuto, e con occhio contento, secondo la tua possibilità, perché il Signore è uno che ripaga e ti restituirà sette volte tanto.

Vangelo Mc.10,28-31
Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

Le letture di questa giornata ci invitano a verificare il nostro rapporto con Dio: è del tipo della cultura in cui viviamo? Mi dai…ti do, mi ami…ti amo, mi rispetti…ti rispetto, mi tratti male…ti tratto male, ecc. o peggio “dei furbi… di coloro che giocano sempre al girotondo” come una canzone di Claudio Chieffo. Sappiamo che il “braccio di Dio non è accorciato” (Num.11,16…), Dio non ha bisogno di nulla di noi, Il rapporto con Dio o si basa sull’amore autentico, che rende le persone capaci di donare senza calcoli, senza misura, “Amo perché amo, amo per amare. L’amore è sufficiente per sé stesso, piace per sé stesso e in ragione di sé” …Grande cosa è l’amore se si rifà al suo principio, se ricondotto alla sua origine, se riportato alla sua sorgente” (S. Bernardo). E questo è ciò che rende libere le persone ed è ciò che ti rende capaci di “indiarti” come direbbe P. Minozzi: “L’unico desiderabile, il tutto desiderabile è esclusivamente Lui, centro di tutte le cose…sospiro dell’anima…nostro palpito profondo, sola speranza, beatitudine sola”: E volete che Dio non ci ricolmi della sua immensità?