Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario
I Lettura Sir. 44,1.9-13
Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Di altri non sussiste memoria, svanirono come se non fossero esistiti, furono come se non fossero mai stati, e così pure i loro figli dopo di loro. Questi invece furono uomini di fede, e le loro opere giuste non sono dimenticate. Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità: i loro posteri. La loro discendenza resta fedele alle alleanze e grazie a loro anche i loro figli. Per sempre rimarrà la loro discendenza e la loro gloria non sarà offuscata.
Vangelo Mc.11,11-25
Gesù entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni”? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città.
“Tutta la folla era stupita del suo insegnamento”. Nonostante Gesù usa gesti dirompenti “rovesciò i tavoli”…maniere forti, rivoluzionarie “scaccia quelli che vendevano…” contrari all’ordinario andazzo, suscita stupore; i suoi gesti e le sue parole interrogano chi ascolta e chi vede e induce ad una scelta: essere con Lui e vivere la novità, la restaurazione dei luoghi, dei principi, delle relazioni “la mia casa sarà chiamata casa di preghiera”, o mettersi contro “i sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire”. Se permettiamo a Gesù Cristo di entrare nella nostra vita, o se ci accorgiamo che è entrato nella nostra vita, perché è Lui il Signore, stiamo attenti a cosa ci combina, come ci tratta…se ci sconvolge non è perché vuole castigarci ma solo perché vuole riportarci
alla verità della nostra vita, al senso della nostra relazione con Lui, ci ama e vuole restaurare tutto in Lui.