Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario

7 Giugno 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Tb.3,1-11.16-17
In quei giorni, con l’animo affranto dal dolore, sospirai e piansi. Poi iniziai questa preghiera di lamento: «Tu sei giusto, Signore, e giuste sono tutte le tue opere. Ogni tua via è misericordia e verità. Tu sei il giudice del mondo. Ora, Signore, ricòrdati di me e guardami. Non punirmi per i miei peccati e per gli errori miei e dei miei padri. Violando i tuoi comandamenti, abbiamo peccato davanti a te. Ci hai consegnato al saccheggio; ci hai abbandonato alla prigionia, alla morte e ad essere la favola, lo scherno, il disprezzo di tutte le genti, tra le quali ci hai dispersi.

Vangelo Mc.12,18-27
Vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

“Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà” così professiamo nel Credo. I sadducei, pur essendo appartenenti all’aristocrazia sacerdotale non credono alla risurrezione; chissà quanti sedicenti cattolici o cristiani non credono o nutrono molti dubbi sulla risurrezione, dicono che “qualcosa ci sarà dopo la morte”; San Paolo quando parla all’Aeropago di Atene di risurrezione si sente rispondere “su questo ti ascolteremo un’altra volta” e altrove ancora S. Paolo afferma che “se Cristo non è risorto, la nostra fede è vana”. La risurrezione di Gesù è fondamento della nostra fede, sia per quanto riguarda la nostra anima, che subito dopo la morte si presenta a Dio e, secondo le opere compiute siamo giudicati, sia, alla fine dei tempi, per quanto riguarda i corpi. La risurrezione di Cristo è garanzia di tutto questo, come anche l’Assunzione della Beata Vergine Maria