Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario
I Lettura Tb.12,1.5-20
Terminate le feste nuziali, Tobi chiamò suo figlio Tobìa e gli disse: «Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcos’altro alla somma pattuita». Fece dunque venire l’angelo e gli disse: «Prendi come tuo compenso la metà di tutti i beni che hai riportato e va’ in pace». Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro: «Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non esitate a ringraziarlo. È bene tenere nascosto il segreto del re, ma è motivo di onore manifestare e lodare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male. È meglio la preghiera con il digiuno e l’elemosina con la giustizia, che la ricchezza con l’ingiustizia. Meglio praticare l’elemosina che accumulare oro. L’elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l’elemosina godranno lunga vita. Coloro che commettono il peccato e l’ingiustizia sono nemici di se stessi.
Vangelo Mc.12,38-44
Gesù nel tempio diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
“Guardatevi…” è l’ammonimento di Gesù a non usare la religione per propri interessi, di vario genere: sociale, politico, economico…; a non illudersi di poter avere consensi dall’apparenza, a non usare il “potere” per procacciarsi benemerenze e diritti; queste cose non accadevano solo ai tempi di Gesù, ma sempre e dovunque; quante volte Papa Francesco richiama ad essere Chiesa povera che serve i poveri, che va bandito il “carrierismo”, che in ogni ambito della Chiesa, Parrocchie, Associazioni, Istituti di vario genere, si cerchi il servizio da dare non quello da ricevere; anche il nostro Fondatore Padre Minozzi aborriva i paludamenti di Cardinali, monsignori e clero che si pavoneggiava per qualche titoletto ricevuto…ma anche tanti semplici cristiani non si comportano come la povera vedova del Vangelo di oggi: “ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere”, dare tutto, fidandosi della Provvidenza…non è facile, anche questa è virtù!