Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.
I Lettura 2 Cor.9,6-11
Fratelli, tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.
Vangelo Mt.6,1-6.16-18
Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Il vangelo di oggi ci presenta le tre opere considerate il centro della pietà giudaica: l’elemosina, la preghiera e il digiuno; Gesù ribadisce l’importanza di queste opere, condannandone l’ostentazione. Sono le opere che anche la Chiesa indica come mezzi di ascesi nei tempi penitenziali. Gesù ci mette in guardia: “state attenti a non praticare la giustizia davanti agli uomini per essere ammirati…”; non sono le opere in sé che rendono giusto, buono, santo l’uomo ma il modo e lo spirito con cui le compie; se vengono assunte come mezzi, per avere il dominio di sé, per aiutare il prossimo nella convinzione che tutto quello che ho, direttamente o indirettamente è dono di Dio e devo condividerlo con gratuità totale e con gioia, e infine per vivere la relazione con Dio profondamente, allora vale la pena di utilizzarli e il segreto è il modo per essere sicuro che producono il frutto che mi sono proposto, diversamente illudiamo noi stessi