Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.
I Lettura Gen.12,1-9
In quei giorni, il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore…
Vangelo Mt.7,1-5
Gesù disse ai suoi discepoli: «Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Penso sia innata in noi la tendenza a giudicare gli altri e le motivazioni possono e sono tante, per esempio noi giudichiamo gli altri per giustificare noi stessi, accusiamo gli altri per sentirci a posto. Gesù del non giudicare ne fa una norma: “Non giudicate”. Lui è venuto per salvare, per giustificare, non ha mai giudicato nessun, anche di fronte alle persone cattive, peccatrici, ha rimproverato, ha richiamato anche in modo forte, ma non ha chiuso la porta, perché giudicare è come chiudere la porta, togliere ogni possibilità di salvezza, di reintegro di una persona. Chi di noi può ergersi a giudice di un fratello, senza prima aver esaminato sé stesso? “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”; l’insegnamento di oggi, ricordiamolo, appartiene al “discorso della montagna, il discorso programmatico” di Gesù, sarà poi largamente riproposto nella predicazione dei tre anni della vita pubblica e con esempi concreti, perché sia chiaro il pensiero di Dio; non giudicare è anche una esplicitazione del comandamento dell’amore; nessuno di noi vorrebbe sentirsi giudicato. Più impariamo a guardarci dentro, più chiaro è lo sguardo sugli altri, più siamo indotti a non giudicare