Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.

27 Luglio 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Es. 19,1-2.9-11.16-20
Il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per venire verso di te in una densa nube, perché il popolo senta quando io parlerò con te e credano per sempre anche a te». Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nell’accampamento fu scosso da tremore. Allora Mosè fece uscire il popolo dall’accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte. Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce. Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte.

Vangelo Mt.13,10-17
I discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”. Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».

Gesù usa il linguaggio semplice, immediato delle parabole perché tutti colo che desiderano veramente capire si lasciano coinvolgere, prestano attenzione, pongono delle domande…coloro che pensa di essere superiori, che si accostano alla Parola di Dio con la presunzione di saperne di più, che la snobbano perché sembra loro cose da bambini, a questi Gesù rimprovera “il cuore insensibile, la durezza di orecchi e la cecità”e quindi non ci può essere salvezza. Chissà se anche noi di fronte al Vangelo spesso non assumiamo atteggiamenti da persone “superiori a queste cose”, lo consideriamo “superato” perché ciò che è valida è “la cultura odierna”, le proposte del pensiero unico! Il Vangelo non basta ascoltarlo superficialmente, bisogna capirlo e soprattutto bisogna essere convinti che ogni volta che ci capita o di ascoltarlo o di leggerlo anche privatamente in quel momento è Dio che mi sta parlando personalmente, quindi dovrei mettermi come sull’attenti, dovremmo pregare: “Signore fa attento il mio orecchio” e aprire la mente e il cuore per percepire cosa Dio mi chiede o mi comunica e sapermi metter in dialogo