Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.
I Lettura Dt.10,12-22
Mosè parlò al popolo dicendo: «Ora, Israele, che cosa ti chiede il Signore, tuo Dio, se non che tu tema il Signore, tuo Dio, che tu cammini per tutte le sue vie, che tu lo ami, che tu serva il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima, che tu osservi i comandi del Signore e le sue leggi, che oggi ti do per il tuo bene? Ecco, al Signore, tuo Dio, appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e quanto essa contiene. Ma il Signore predilesse soltanto i tuoi padri, li amò e, dopo di loro, ha scelto fra tutti i popoli la loro discendenza, cioè voi, come avviene oggi. Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la vostra cervìce; perché il Signore, vostro Dio, è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all’orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto.
Vangelo Mt.17,22-27
Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati. Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».
Oltre all’annuncio della sua Passione, Morte e Risurrezione, fine primario della sua missione, che però i suoi discepoli non riescono a comprendere e ad accogliere, Gesù coglie tutte le provocazioni, le situazioni per dare insegnamenti che sono veri e proprie luci che illuminano il cammino della vita terrena e spirituale dell’uomo. È giusto, è doveroso pagare le tasse, contribuire con le proprie risorse al bene sociale anche se ne dovesse essere esentato per qualche ragione? Il cristiano non si sottrae a tutto ciò che le leggi richiedono per il bene comune, troppo comodo fare gli spiritualisti; il cristiano deve impegnarsi a costruire la giustizia, a lottare per un buon ordine sociale ed economico; Gesù non fa il “populista”, invita alla riflessione sull’essere dipendenti dello stato sociale e liberi figli di Dio: è la nostra dignità di persone “libere” che contribuisce al bene sociale.
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