Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.

15 Agosto 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Ap.11,19 e seg.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio. Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo».

II Lettura 1Cor.15,20-27
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

Vangelo Lc.1,39-56
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Oggi siamo chiamati a contemplare, cioè a meditare in profondità, il mistero (= evento di salvezza) della “donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle”. Le tre letture hanno come figura centrale il Cristo:
-“partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni…«Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo”. (I^ Lettura);
– “Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti”. (II^ Lettura);
– “di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono”. (Vangelo)
Maria è il segno della vittoria di Cristo sul male e sulla morte ed è modello per tutti noi, figura della Chiesa, nuovo popolo di Dio, chiamato a camminare verso Cristo e con Cristo per la gloria eterna. Non so se vi è capitato di fare questa esperienza: ogni volta che vado in un Santuario dedicato a Maria l’attrazione maggiore è il Tabernacolo: Maria ci indica la Via, ci chiede di andare dal Figlio, ci accompagna al Cristo; in questo sta la grandezza della Madonna, nella sua umiltà, nella sua discrezione: “Dio ha guardato l’umiltà
della sua serva”.

Ps.: Non so cosa significa, oggi, fare gli auguri per “ferragosto”; l’augurio che mi sento di porgere a ciascuno di voi, ai famigliari ed amici, è quello di saper guardare per qualche minuto il volto glorioso di Maria, in quel volto vedere il nostro volto destinato alla gloria per i meriti di Cristo in cui poniamo la nostra fede. Auguri!

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