Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.

19 Agosto 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Gs.24,14-29
Giosuè disse al popolo: «Ora, dunque, temete il Signore e servitelo con integrità e fedeltà. Eliminate gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume e in Egitto e servite il Signore. Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrei, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore». Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi popoli e
gli Amorrei che abitavano la terra. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio».

Vangelo Mt.19,13-15
In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.

Quante considerazioni su questa scena di Gesù attorniato da bambini, che gli saltano addosso perché disponibile a “giocare con loro”, a benedirli a lasciarsi tirare il mantello, magari i capelli…tanti pittori hanno immortalato questa scena! E dall’altra parte i discepoli che, ragionando “da adulti” cercano di impedire il loro incontro, pensano che infastidiscano il Maestro, che lo distolgano dall’insegnamento…ma è proprio da questa realtà che Gesù trae un grande insegnamento: “non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli”: semplicità, innocenza, gioia, capacità di “stare” con Gesù ma… chiedono attenzione, che “si perda tempo” con loro, …Mi viene da fare qualche domanda: quanta pazienza si ha con i piccoli? Quanto tempo si dedica a stare con loro, quanta preoccupazione per la formazione, l’educazione…sono il nostro futuro!, bella espressione, ma “quale futuro”?