Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.

6 Settembre 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

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I Lettura 1 Tes.5,1-6.9-11
Riguardo ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.

Vangelo Lc.4,31-37
Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

Dopo l’apertura nella sinagoga di Nazareth, passa a Cafarnao e, di sabato, entra nella sinagoga e insegna: la reazione è: “Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità”; stupore, meraviglia e timore; il suo insegnamento non è ripetizione stanca, anonima, distaccata dalla vita, fatta di parole anche roboanti, dialettiche ma è parola viva, autorevole e potente che mette in crisi, che genera inquietudine, “che parola è mai questa?”, si impone “la sua parola aveva autorità” sia verso gli ascoltatori sia nei confronti dei demoni. Noi possiamo trovare a volte noiose le prediche dei preti, inconsistenti, a volte possiamo essere contenti di sentire omelie ben fatte…ma il problema è: cosa produce in noi la “PAROLA del VANGELO?”, ci inquieta? ci mette in crisi? Suscita in noi stupore e timore? Le “prediche” sono una cosa, la Parola è un’altra, di fronte alle “prediche” possiamo anche voltar le spalle, di fronte alla PAROLA proprio no!