Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.
I Lettura Esd.6,7-8.12
Il re Dario scrisse al governatore e ai funzionari della regione dell’Oltrefiume dicendo: «Lasciate che lavorino a quel tempio di Dio. Il governatore dei Giudei e i loro anziani costruiscano quel tempio di Dio al suo posto. Ed ecco il mio ordine circa quello che dovrete fare con quegli anziani dei Giudei per la costruzione di quel tempio di Dio: con il denaro del re, quello delle tasse dell’Oltrefiume, siano integralmente sostenute le spese di quegli uomini, perché non vi siano interruzioni. Io, Dario, ho emanato quest’ordine: sia eseguito integralmente». Gli anziani dei Giudei continuarono a costruire e fecero progressi, grazie alla profezia del profeta Aggeo e di Zaccarìa, figlio di Iddo. Portarono a compimento la costruzione per ordine del Dio d’Israele e per ordine di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia. Si terminò questo tempio per il giorno tre del mese di Adar, nell’anno sesto del regno del re Dario.
Vangelo Lc. 8,19-21
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
La prima lettura parla della “casa di Dio”(il Tempio), il Vangelo della famiglia di Gesù, ed è facile vedere il rapporto, poiché nella Sacra Scrittura la parola “casa” può significare sia un edificio sia una famiglia. Secondo le parole di Gesù, se noi ascoltiamo la parola di Dio e la mettiamo in pratica, diventiamo suoi fratelli, anzi sua madre, formiamo cioè la sua famiglia: siamo la “casa di Dio”, cioè nello stesso tempo la sua famiglia e il suo tempio. Si realizza così il progetto di Dio di abitare con gli uomini, non soltanto in mezzo a loro, ma in loro e di unirli tutti in un’alleanza che fa di essi un unico edificio, un’unica famiglia e addirittura un unico corpo, il corpo di Cristo. Maria è stata ed è il modello dell’ascolto per ciascun cristiano; non solo ha generato il Figlio per gli uomini ma ha generato Il Figlio per sé, si è sempre identificata in Lui; Sant’Agostino esplicita questa identificazione con la motivazione della sua grandezza: ”Santa Maria fece la volontà del Padre e la fece interamente, e perciò vale di più per Maria essere stata discepola di Cristo anziché madre di Cristo”.Santa Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri orecchi; fa che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù tra le mille parole di questo mondo; fa che sappiamo riconoscere nei fratelli che ci sono accanto la tua parola