Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.
I Lettura Rom.4,1-8
Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l’empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. Così anche Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere: “Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate e i peccati sono stati ricoperti; beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!”.
Vangelo Lc.12,1-7
Si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: “Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!”.
San Paolo continua il suo insegnamento sulla relazione tra Dio e l’uomo che deve essere salvato: ciò che conta, alla base della relazione, è la fede non le opere, le quali verranno ma saranno opere della fede; si comprende così anche la parola di San Giacomo: “la fede senza le opere è morta”; certo le opere in sé non salvano, perché la “giustizia”, cioè la giustificazione, il divenire giusti agli occhi di Dio, lo realizza per noi solamente Gesù Cristo con il suo sacrificio; la fede “creduloneria” non salva; le bizzoche o i bizzochi non sono gente veramente religiosa. La fede muove una vita ad operare per amore, non per paura o per interesse; il Paradiso (l’essere pienamente in Dio) non lo si guadagna, lo si vive. Per questo Gesù mette in guardia i suoi discepoli: “Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia”; l’ipocrisia ti fa compiere opere che illudono, tradiscono la relazione non compiono il Regno di Dio.