Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.
I Lettura Rom,5,12.15.17-21
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. Infatti se per
la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo. Ma dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia.
Vangelo Lc.12,35-38
Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se,giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!».
Il Vangelo ci invita alla vigilanza; diverse volte Gesù richiama questa esigenza. Mi chiedo: qual è il modo migliore per essere vigili? Penso sia solo vivendo la carità verso Dio e verso il prossimo; chi vive nell’amore è sempre vigile perché è sempre appassionato, desideroso di riempire la propria vita della vita dell’altro e riempire la vita dell’altro con la propria vita. Vegliare è una caratteristica specifica del cristiano, segno di speranza e di fede e di carità.. Mi viene da fare un esempio scolastico: qual è l’alunno che sa vigilare? Quello che studia per paura dell’interrogazione o quello che studia con passione, con interesse, che ama lo studio e lo pone al primo posto? Ecco il cristiano non può vigilare per paura, perché prima o poi si stancherà e può arrivare ad abbandonare Dio; se ama non si stancherà mai di attendere la venuta di Dio, il suo sposo.
Insegnami, Signore, a vivere con il cuore colmo di attesa, sapendo che tu verrai; donami di costruire la mia casa sulla roccia della tua Paola, ricordami di portare l’olio affinché non si spenga la lampada della mia fede.