Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.
I Lettura Rom.11,29-36
Fratelli, i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti! O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio? Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.
Vangelo Lc.14,12-14
Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Siamo chiamati ad essere costruttori di gioia, diffusori di benevolenza e queste si realizzano solamente con la disponibilità a dare senza calcoli, meno ancora quelli del ritorno, dare a fondo perduto; il fondo “perduto” lo rifonde continuamente Dio, più diamo e più abbiamo; la prima lettura ci fa riflettere sulla gratuità della misericordia divina. Nessuno “ha dato qualcosa per primo a Dio, si che abbia a riceverne il contraccambio”. La vera gioia sta proprio in questo; se la cerchiamo nel contraccambio siamo sulla strada sbagliata; se invece diamo a chi è nell’incapacità di ricambiare siamo nella logica divina dell’amore che non si compra né si vende.