Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.
I Lettura Sap.2,23-3,9
Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono. Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà. Coloro che confidano in lui comprenderanno la verità, i fedeli nell’amore rimarranno presso di lui, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti.
Vangelo Lc.17,7-10
Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”»
Avete mai sentito una mamma, un papà rinfacciare ai figli i sacrifici che hanno fatto fin dal concepimento e che faranno sino alla fine dei loro giorni? E i sacrifici che hanno fatto, fanno e faranno, i servizi che prestano ai figli da cosa sono mossi? Lo sappiamo tutti, solo ed esclusivamente dall’amore! Se il nostro rapporto con Dio è fondato sull’amore vero non rinfacceremo mai a Dio quello che facciamo, il nostro “servire” non penseremo mai che è un credito nei confronti suoi; come un genitore si sente “servo” nei confronti del figlio così noi non possiamo che sentirci “servi inutili”, nella consapevolezza che il nostro fare senza la mano di Dio è vano! E la mano di Dio nei nostri confronti non è sempre larga? Il sacrificio del Figlio per noi viene mai meno?