Conservo nel cuore le tue parole mostrami il tuo volere. Tempo Ordinario.

19 Novembre 2023 Off Di Don Savino D'Amelio

I Lettura Sap.18,14-16.19,6-9
Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo rapido corso, la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo decreto irrevocabile e, fermatasi, riempì tutto di morte; toccava il cielo e aveva i piedi sulla terra. Tutto il creato fu modellato di nuovo nella propria natura come prima, obbedendo ai tuoi comandi, perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.

Vangelo Lc.18,1-8
Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

“Sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai”; anche San Paolo: “Pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie”(1Ts.5,17). Certo questo invito a “pregare senza stancarsi…incessantemente” non vuol dire stare sempre in Chiesa o anche altrove e “recitare” preghiere…, sarebbe impossibile e assurdo. Allora dobbiamo pensare a vari modi di intendere o di vivere “in preghiera”: penso innanzitutto nello stare sempre in comunione con Dio e saper vivere le proprie azioni, lavoro, tempo libero, relazioni ecc. come ispirate da Lui, per testimoniare Lui, facendo tutto bene con amore…;poi esser capaci di rivolgere a Dio anche brevi preghiere, al mattino, durante la giornata, alla sera come delle chat, dei lanci,delle sbirciate per dirgli che non si scordi di noi, che noi ci siamo e sappiamo che anche Lui c’è; vivere in grazia, lontani dal male, qualunque male, se viviamo in grazia siamo in comunione con Lui, siamo in uno stato di preghiera, viviamo alla sua presenza. La parabola poi ci indica un’altra qualità della preghiera: deve essere fiduciosa. La conclusione del brano evangelico dice: “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”. Non basta essere alla presenza di Dio o rinnovare la presenza di Dio in noi o meglio se vogliamo che la nostra relazione con Dio = preghiera, non venga a mancare Nei momenti critici, dobbiamo fidarci di Dio; “Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui?